Trasporto conto proprio e conto terzi: qual è la differenza?
Le leggi nazionali relative alla movimentazione delle merci, i codici della strada e i regolamenti europei in materia dei trasporti non sempre sono facili da capire e quindi da applicare correttamente.
La differenza tra trasporto conto terzi e trasporto conto proprio dipende dal tipo di veicolo, dal peso del carico e dall’autorizzazione del conducente.
Praticare un trasporto abusivo è illegale ed è possibile incorrere in sanzioni amministrative molto alte (anche fino a 15.000 euro).
Per questo è bene conoscere tutte le specifiche per effettuare correttamente un trasporto merci conto proprio o un trasporto merci conto terzi.
Questo articolo approfondisce la differenza tra un trasporto conto terzi e uno in conto proprio.
Cosa significa trasporto in conto proprio?
Si parla di trasporto di merci in conto proprio quando:
- I materiali da movimentare sono di proprietà dell’impresa, dell’ente pubblico o dell’ente privato (in gergo si dice “persona giuridica”) che effettua il trasporto
- Il/La conducente del veicolo (ovvero la “persona fisica”) deve essere il/la titolare o un/una dipendente dell’azienda
- Il veicolo con il quale si trasportano i materiali deve essere di proprietà dell’impresa o noleggiato per questo scopo
- L’attività di movimentazione e i relativi costi non devono essere una voce significativa nel bilancio dell’azienda. In altre parole il trasporto conto proprio non costituisce un’attività economicamente prevalente
- Il trasporto deve essere certificato da un’apposita carta di circolazione.
Infine, la movimentazione non si può svolgere dietro compenso.
Ora che abbiamo approfondito cosa si intende per trasporto conto proprio, definiamo che cos’è il trasporto conto terzi.
Quando è necessario il trasporto conto terzi?
La differenza principale tra il trasporto conto proprio e il trasporto conto terzi è che la seconda è un’attività professionale e continuativa a tutti gli effetti.
Parliamo di trasporto di merci conto terzi quando:
- I materiali da movimentare sono di proprietà di un cliente che si rivolge all’impresa trasportatrice
- Il veicolo con il quale si trasportano i materiali è di proprietà dell’impresa che prende in carico la merce e che mette a disposizione del cliente un parco mezzi idoneo
- L’attività di movimentazione, i relativi costi e il compenso pattuito con il cliente sono le voci principali del bilancio.
Infine, il trasporto conto terzi si svolge a pagamento.
Quanti tipi di licenza conto terzi esistono?
Esistono 3 tipologie di licenza per trasporto conto terzi:
- Licenza trasporto conto terzi fino a 1,5 tonnellate
- Licenza trasporto conto terzi fino a 3,5 tonnellate
- Licenza trasporto conto terzi senza vincoli e limiti.
Per ottenere le licenze servono alcuni requisiti, quali l’idoneità morale (anche detta onorabilità), l’idoneità professionale e la capacità finanziaria.
In questa pagina Trasporto Merci Conto Terzi: Qualità E Sicurezza è possibile approfondire ulteriormente come funziona un servizio di trasporto merci conto terzi.
Chi può guidare un mezzo conto terzi?
Il/La conducente del veicolo deve essere un/una professionista in possesso di licenze e autorizzazioni specifiche per eseguire anche trasporti straordinari e guidare veicoli di grandi dimensioni.
L’azienda deve essere inoltre iscritta all’albo degli autotrasportatori, come lo è Inovys Logistic.
Inovys Logistic offre un trasporto merci conto terzi su misura per ogni esigenza.